Festival della filosofia

Dopo la sospensione dovuta alla pandemia, quest’anno il Liceo “Giorgio Dal Piaz”, grazie al Dipartimento di Filosofia e Storia e all’opera assidua della Professoressa Flavia Mattia, ha ripreso la partecipazione in presenza al Festival della Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo.

Il Festival, come si legge nel sito dedicato, si articola in “cinquanta lezioni magistrali di protagonisti della scena culturale italiana e internazionale che articolano a ogni edizione una parola-chiave che rinvia a questioni fondamentali della discussione filosofica. Piazze e cortili, centri storici e siti monumentali divengono luoghi di ascolto e partecipazione, dove residenti e visitatori possono condividere accesso alla conoscenza e situazioni di relazione”

Per l’Edizione 2022 il tema trattato è stato “Giustizia” e gli Allievi, la cui partecipazione è volontaria e che, quest’anno, ha registrato l’ampia adesione di ben cento fra tutti gli indirizzi, hanno potuto sentire le voci e seguire le argomentazioni di Giuseppe Cambiano, Roberto Esposito, Sebastiano Maffettone, Chiara Saraceno, Salvatore Natoli, Carlo Galli, Ivano Dionigi e molti altri, come pure partecipare alle mostre e alle installazioni che corredano le tre città interessate al Festival, tra cui è risultata molto gradita la mostra “ Non solo Cryptonite! Minerali, gemme ed eroi nei fumetti e nei manga”, un  percorso che esplora il ruolo che gemme e minerali hanno nelle vicende di eroi dei fumetti e dei manga e nello sviluppo della loro instancabile lotta contro le ingiustizie, attraverso il racconto di alcuni dei personaggi più famosi, da Sailor Moon a Superman, da Ironman a Diabolik.


In più un piccolo gruppo di partecipanti ha deciso di assistere allo spettacolo “La ballata del carcere di Reading”, tratto dall’omonima opera di  Oscar Wilde, con la regia di Elio De Capitani e con la voce recitante di Umberto Orsini e le musiche originali di Giovanna Marini, con la quale gli Studenti hanno potuto anche dialogare brevemente. Un’esperienza immersiva in un clima, dunque, che ha unito parola, “logos”, musica, arte e rappresentazione finalizzate all’incontro con una disciplina, la Filosofia, che non si configura solo come fatica del concetto, ma anche come occasione di dialogo, confronto e scoperta e che, come ricordano Platone e Aristotele, trova nella meraviglia la sua origine.